Sintomi insufficienza ovarica precoce

L’irregolarità del ciclo mestruale può essere il primo segnale di insufficienza ovarica precoce

I SINTOMI DELL’INSUFFICIENZA OVARICA PRECOCE SONO ESTREMAMENTE VARIABILI.

La carenza ormonale è il sintomo principale di questa patologia ma il quadro clinico include svariati ulteriori disturbi.

La diagnosi può essere complicata dal fatto che le donne affette da menopausa precoce conservano una certa funzione ovarica la quale può portare a fluttuazioni dei livelli ormonali e a un’ovulazione spontanea seppur sporadica.

Tra i segnali e sintomi più frequenti vi sono: assenza di mestruazioni (amenorrea), infertilità, bassi livelli di estrogeni, follicoli ovarici ridotti e gonadotropine (ormoni che agiscono direttamente sulle ovaie) elevate. Tutti questi sintomi sono caratteristici della normale menopausa ma nella menopausa precoce si verificano ben prima e cioè sotto i 40 anni.

Bassi livelli di estrogeni sono indicatori di un basso numero di follicoli antrali (piccoli follicoli il cui numero, valutabile con ecografia transvaginale, rappresenta un indicatore affidabile della riserva ovarica) e di una scarsa differenziazione delle cellule della granulosa (cellule strettamente associate alla crescita follicolare).

L’insorgenza di una irregolarità nel ciclo mestruale può essere il primo indicatore di insufficienza ovarica precoce.

Tale irregolarità può manifestarsi con mestruazioni sia poco frequenti sia troppo frequenti e precede la fase di amenorrea che, nella maggior parte dei casi, è di tipo secondario.

Clinical presentation of premature ovarian failure. Adapted from Torrealday S et al, 2017.

Criteri per la diagnosi

I criteri per la diagnosi sono:

  • livelli di FSH (ormone follicolo-stimolante) superiori a 25 UI/L (l’esame va eseguito due volte e la seconda verifica va effettuata ad almeno un mese di distanza);
  • livelli concomitanti di E2 (estradiolo) inferiori a 50 pg / mL;
  • amenorrea da almeno 4 mesi in donne con età inferiore ai 40 anni

Va sottolineato che alcuni autori suggeriscono che, in una donna sana e non gravida, l’insufficienza ovarica precoce dovrebbe essere già considerata tra le possibili cause di perdita di mestruazioni regolari per 3 mesi consecutivi.
Livelli molto bassi (o non rilevabili) di AMH (ormone antimulleriano) associati a verifiche ecografiche possono confermare il sospetto di insufficienza ovarica precoce. Uno spessore dell’endometrio inferiore a 4 mm, un volume ovarico ridotto e una conta dei follicoli antrali inferiore a 5 sono tutti elementi collegabili a questa condizione.

In alcune donne la carenza di estrogeni causa sintomi tipici della menopausa come vampate di calore, secchezza vaginale, diminuzione della libido, rapporti sessuali dolorosi, instabilità dell’umore, sudorazione notturna o disturbi del sonno. In caso di insufficienza ovarica precoce causata da una procedura medica, queste complicanze possono essere particolarmente accentuate mentre potrebbero non presentarsi mai in caso di amenorrea primaria (quando anche i sintomi di bassi livelli di estrogeni sono rari).

Infine, ad alcune donne può essere diagnosticata un’insufficienza ovarica prematura in assenza di sintomi diversi dall’infertilità, durante la valutazione per problemi di fertilità.

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